La Camera respinge la mozione di sfiducia contro il ministro Nordio: 215 voti contrari. La scelta di Azione e la replica dell’opposizione.
Mentre Giorgia Meloni è volata a Parigi, la Camera dei Deputati ha respinto la mozione di sfiducia presentata contro il ministro della Giustizia Carlo Nordio. La mozione, nata dopo il controverso caso Almasri, ha raccolto 119 voti favorevoli, mentre i voti contrari sono stati 215.
A sorprendere è stata la posizione del gruppo di Azione, come riportato dall’Ansa, che ha deciso di prendere le distanze dalle altre forze di opposizione.

La mozione di sfiducia contro Nordio: cosa ha detto il ministro
Dopo la bocciatura della mozione, il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha commentato l’esito, sottolineando il rispetto per il voto parlamentare: “Il Parlamento è sovrano e qualsiasi cosa decida rappresenta la volontà del popolo e quindi questo mi rende soddisfatto perché sono un democratico. Quando il Parlamento decide, comunque decida, io aderisco alle sue decisioni“.
Nordio ha ribadito che la riforma della giustizia andrà avanti “senza esitazioni” e ha criticato duramente il linguaggio utilizzato dalle opposizioni, definendolo “esasperato” e “offensivo“. Ha respinto con forza le accuse rivoltegli, come quella di favorire la mafia o la delinquenza organizzata, affermando che si tratta di insinuazioni “sciatte e fasulle“.
La decisione di Azione, le critiche del Pd e il M5S
Azione ha scelto di non partecipare al voto sulla mozione di sfiducia, aggiunge l’Ansa, pur condividendo parte delle critiche rivolte al ministro. In Aula, il deputato Antonio D’Alessio ha motivato la decisione: “Noi non condividiamo lo strumento della mozione di sfiducia che diventa un boomerang. La nostra decisione è di non partecipare oggi al voto“.
La mozione è stata fortemente sostenuta dal Movimento 5 Stelle e dal Partito Democratico. Cafiero De Raho (M5S) ha accusato il ministro di aver violato la legge e la Costituzione nel caso Almasri. Anche Maria Elena Boschi (Italia Viva) ha contestato il ministro, dichiarando: “Lei ha mentito a quest’Aula ed è per questo che secondo noi deve dimettersi“.
La segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha criticato duramente Nordio, sottolineando che avrebbe potuto impedire la liberazione di Almasri e chiedendo chiarimenti sul ruolo della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni: “Mi chiedo chi le ha chiesto di stare fermo? Deve dirci la verità“.